Rassegna Stampa

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13 gennaio 2015

«Scambi di informazioni sulle moschee l'UE può mediare tra sicurezza e privacy»

"L'Europa è sinonimo di libertà per i nostri cittadini e sull'esercizio della libertà non vogliamo arretrare di un millimetro. Ciò non toglie che occorrano più controlli e scambio d'informazioni fra le intelligence, per esempio sulle moschee". Lo dichiara il Sottosegretario Gozi intervistato dal Messaggero. E a MF - Milano Finanza, traccia un bilancio del Semestre di Presidenza italiana dell'UE.

3 gennaio 2015

"Europa su nuovi binari"

"Abbiamo trovato un'Europa ripiegata su se stessa e chiusa in uno schema di austerità. L'abbiamo scossa cambiando metodo e ragionando sulle cose da fare, invece che sugli zero virgola dei parametri di bilancio. E siamo riusciti a portare una nuova politica degli investimenti". Così il Sottosegretario Gozi in un'ampia intervista al Corriere Romagna.

21 dicembre 2014

Crescita e diritti umani, i successi del Semestre UE

Al termine del periodo a guida italiana il dibattito si è ormai spostato dall'austerità a una nuova politica di sviluppo. D'ora in avanti, almeno una volta l'anno, il Consiglio europeo si confronterà poi su legalità e democrazia all'interno dell'Unione. Lo scrive oggi sul Corriere della Sera il Sottosegretario Gozi.

presidenza italiana , diritti umani

16 dicembre 2014

«Bene la flessibilità. In Europa serve una vera politica economica»

«Sino a qualche anno fa era tabù solo discutere di funzionamento delle istituzioni o di politiche degli investimenti e flessibilità. Oggi, anche grazie alla svolta politica sulla quale abbiamo tanto insistito, non è più così». Così il Sottosegretario Gozi intervistato dal Corriere della Sera.

piano Juncker , flessibilità

15 dicembre 2014

«Grazie a noi cambiato il metodo, archiviata l'austerità di Barroso»

Intervistato dal Messaggero, il Sottosegretario Gozi spiega i risultati ottenuti durante il Semestre di Presidenza italiana. "In primo luogo, il cambio di metodo. Oggi l'Europa sta lavorando per un cambio di politica economica nella direzione degli investimenti". E poi, clima e immigrazione. "Troika in arrivo? chi lo dice è sciocco o in malafede".

9 dicembre 2014

«Pioggia di milioni dall'Europa. Ecco la svolta per Emilia e Marche»

Il sottosegretario Gozi spiega in una intervista al Resto del Carlino le potenzialità della nuova Macroregione Adriatico-Ionica, al centro della Conferenza che si terrà a Rimini il 10 dicembre. "Bisogna iniziare a collaborare tra regioni italiane e poi allargare i progetti ad altri Paesi. Si potranno attingere risorse da investire in infrastrutture e in tecnologie".

macroregione

19 novembre 2014

Gozi: «Né bravi, né somari: siamo stati solo determinati»

Il sottosegretario commenta con soddisfazione, in una intervista a QN, la notizia che Juncker presenterà il piano di investimenti da 300 miliardi al prossimo Consiglio europeo. Gozi parla anche di legge di stabilità, fondi europei e Macro Regione Adriatico-Ionica.

16 novembre 2014

«Questa è la base per un nuovo accordo attuazione, piu intelligente delle regole»

"Ci aspettiamo cambiamenti già nella valutazione delle leggi di stabilità da parte dei vertici UE". spiega il Sottosegretario Gozi intervistato dal Messaggero. "Lotta forte contro l'evasione e l'elusione fiscale. La vicenda Lussemburgo? A maggior ragione"

6 novembre 2014

Gozi: Commissione politica? Lo dimostri, subito gli investimenti

«Entro dicembre vogliamo il Piano da 300 miliardi», chiede il Sottosegretario Gozi in una intervista al quotidiano Avvenire. Rischio infrazione per l'Italia? «Vorrebbe dire che nulla è cambiato, rispetto alla Commissione Barroso. Juncker si liberi da logiche aritmetiche».

5 novembre 2014

"Archiviata l'austerità eviteremo la bocciatura grazie alle riforme fatte"

«La mancata crescita è il frutto dell'austerità imposta fino ad oggi dalla Commissione uscente, occorre cambiare passo, puntare su crescita e occupazione». Lo spiega il Sottosegretario Gozi in una intervista a la Repubblica. "Con le recenti nomine dimostriamo che a Bruxelles si parla sempre di più italiano. Ora, speriamo anche nel cambio delle politiche"

nomine UE

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