Rassegna Stampa

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25 febbraio 2016

Lezione europea

"Nella giornata di ieri - scrive su l'Unità il Sottosegretario Gozi - abbiamo dato prova ancora una volta della nostra credibilità. Dopo più di vent'anni, scendiamo a quota 83 procedure di infrazione". E nella battaglia contro le frodi europee, "la diminuzione è stata del 20% nel 2015". Si tratta di "un record, un risultato di cui andare orgogliosi, un'esortazione a continuare su questa strada".

frodi europee , infrazioni

21 febbraio 2016

«L'Europa ora viaggerà su 2 binari però con tutti e 28 i suoi vagoni»

Reduce dalle nottate bruxellesi, il Sottosegretario Gozi spiega al Messaggero che "l'intesa è stata un successo per entrambi i fronti, il Regno Unito ha scelto di restare nell'Europa del grande mercato unico". E aggiunge: " L'Italia? Abbiamo lavorato con intenti costruttivi, il 2016 anno cruciale per l'Europa".

brexit

19 febbraio 2016

«Infrazioni e frodi, cala il contenzioso»

"Le procedure di infrazione sono attualmente 91, il numero più basso degli ultimi vent'anni, quando Monti ha lasciato erano 104", spiega al Sole 24 Ore il Sottosegretario Gozi, mentre "i casi di frode sull'utilizzo dei fondi europei sono calati dell'8% nel 2014 e del 20% nel 2015". E sugli aiuti di Stato "stiamo creando al Dipartimento una direzione generale per rafforzare il coordinamento con tutte le amministrazioni e il partenariato con la Commissione".

frodi europee , aiuti di stato , infrazioni

14 febbraio 2016

«In Europa pronti ad alleanze variabili, e sulla flessibilità non saremo isolati»

"Cina che rallenta, crisi del petrolio, tensioni monetarie: l'Unione deve dare una risposta forte con una politica economica diversa", spiega il sottosegretario Gozi al Messaggero. "Nuova strategia delle alleanze? Aggregare gruppi di paesi attorno a singole priorità. Sul mercato digitale, per esempio, stiamo con la Gran Bretagna e la Svezia".

mercato digitale

8 febbraio 2016

Perché le primarie anche per la nuova UE

"Riaffermare il primato della politica in Europa - spiega su l'Unità il Sottosegretario Gozi - significa prendere sul serio la nostra Unione, i suoi obiettivi comuni e il voto dei cittadini alle elezioni europee del 2014". E annuncia: "Vogliamo organizzare delle primarie transnazionali dei democratici e dei socialisti per selezionare il nostro prossimo candidato alla Presidenza della Commissione nel 2019".

primarie

4 febbraio 2016

Il tempo dei figli fondatori

"Lo status quo europeo rischia di portare alla disintegrazione. Mentre noi vogliamo rilanciare l'Europa politica, democratica, sociale. E vogliamo essere protagonisti del nuovo processo di integrazione europea", scrive sull'Unità il Sottosegretario Gozi. "Questo è il ruolo che spetta all'Italia. Ma per cambiare l'Unione dobbiamo cambiare la politica europea dell'Italia".

19 gennaio 2016

Gozi: da Bruxelles parole inusuali con Mogherini niente di personale

«Non esistono questioni di natura personale. Dico di più, non abbiamo alcun problema con i membri della Commissione europea. Vale per il presidente Jean-Claude Juncker o per l'alto commissario agli Affari esteri, Federica Mogherini». Così il Sottosegretario Sandro Gozi intervistato da Il Mattino.

19 gennaio 2016

"Mi criticano? È la UE che non mantiene gli impegni"

«La presidenza del Consiglio coordina tutte le politiche europee guardando alla sostanza, poi diversi ministeri dialogano con i vari commissari competenti». Sandro Gozi, sottosegretario agli Affari europei, in una intervista a la Repubblica.

17 gennaio 2016

«Finita l'era delle cerimonie ben vengano le frasi ruvide. Ora riformare le istituzioni»

"L'Italia - spiega il Sottosegretario Gozi al Corriere della Sera - fa bene ad alzare la voce e a porre le basi di un franco dibattito sulla riforma delle istituzioni dell'Unione che va assunta come impegno a partire dal 2017, l'anno in cui cade il 60esimo anniversario dei Trattati di Roma". E sottolinea: "Altri la pensano come noi".

Jean-Claude Juncker , Roma 2017

16 gennaio 2016

I mali dell'Unione

"Noi abbiamo fatto una scelta europea in un paese, iIn cui la delusione e l'indifferenza verso l'Europa crescono, in cui praticamente tutte le opposizioni sono anti-europee", scrive il Sottosegretario Gozi su l'Unità. "Ma scegliere l'Europa non vuol dire scegliere lo status quo. L'inerzia e l'ipocrisia sono i mali peggiori dell'Unione di oggi. Scegliere l'Europa vuol dire agire per il cambiamento e riformare l'Unione".

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