Ministro Foti: "UE coesa all'interno per essere forte all'esterno"

23 gennaio 2025

"È importante confrontarsi su come e con quale ricetta l'Europa possa confrontarsi con la nuova realtà dettata dalla nuova presidenza Usa. E questo ci impone, a nostra volta, di avere una strategia europea a riguardo". Così il Ministro per gli Affari Europei, il PNRR e le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, nel corso dell'audizione presso le Commissioni riunite Politiche UE di Senato e Camera sulle relative linee programmatiche.

"Siamo in presenza di un mondo che appare caotico. Penso che l'Europa debba rappresentare un punto di ragione rispetto al sistema di altri continenti. Per giocare un suo ruolo - osserva Foti - l'Europa, a differenza del passato, deve dimostrarsi coesa al suo interno per poter essere forte all'esterno".

"Uno dei temi centrali per l'Europa è quello della competitività. E' evidente che una politica di competitività deve portarsi dietro innanzitutto un progetto di semplificazione che non riguarda solo gli Stati nazionali ma anche direttive e regolamenti dell'UE. Bisogna essere chiari nella affermazione dei principi e nella formulazione delle regole. Se vogliamo che il sistema delle imprese europee sia competitivo a livello globale dobbiamo consentire loro di avere certezze di investimento e affermazione. In termini di competitività dobbiamo cercare anche, senza chiudersi in recinti, di porci il problema dei 300 miliardi di euro che i popoli europei investono al di fuori dell'Europa e cercare invece una partecipazione tra pubblico e privato per impegnare produttivamente quelle risorse per rafforzare sistema economico europeo", sottolinea il Ministro.

Riguardo invece la strategia di decarbonizzazione, per il Ministro Foti occorre "vedere, a mio avviso e ad avviso del Governo, un punto di equilibrio tra la neutralità climatica e la neutralità tecnologica. Dobbiamo trovare un punto di incontro per evitare che un processo di deindustrializzazione investa l'Europa. Mai come in questo mandato sarebbe importante raggiungere un obiettivo e una strategia di politica industriale europea, che spesso è stata più una sommatoria tra le politiche dei singoli Stati che una politica di sistema. Dico questo perché si profilano situazioni per le quali il tema dell'energia diventa un tema che non può essere eluso nel momento in cui una parte della competitività del sistema industriale passa attraverso i costi e le forniture di energia".

La politica di difesa rappresenta per il Ministro Foti "uno dei grandi temi per l'Europa dei prossimi anni tenendo presente che la Nato è e rimane un baluardo per quanto riguarda l'Europa. Dobbiamo però anche oggettivamente pensare - osserva - che una politica europea di difesa deve essere coltivata al di là, non in alternativa, di quanto oggi ci offre il quadro attuale. Sotto questo profilo però dobbiamo altrettanto esser chiari: la difesa richiede una politica di investimenti che non possono andare ovviamente a incidere su quello che poi è il welfare. Penso si debba necessariamente discutere, almeno a livello di dibattito, sulla possibilità di emettere obbligazioni europee per gli investimenti nella difesa".

Linee programmatiche , competitività , difesa , decarbonizzazione
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